mens sana in corpore sano

9 Aprile 2020

Senza muovermi io non so stare: chi mi segue su Instagram lo sa.
Non so cosa sarebbe stata la mia vita senza lo sport. Non so nemmeno se sarei riuscita a scrivere 7 romanzi senza lo sport. Le ispirazioni migliori, infatti, mi sono arrivate durante una corsa, un giro in mountain bike, una nuotata, un allenamento in palestra, o una camminata sui sentieri di montagna. Non sono una campionessa e detesto competere, ma amo muovermi e ogni giorno cerco di ritagliarmi un po’ di tempo per allenarmi, anche in questo momento “particolare” che ha chiesto a tutti noi di “restare a casa”. Nel corso degli anni quest’abitudine è diventata una specie di necessità: quando lo faccio, sto bene.

la mente mente, il corpo no

Forse vi starete domandando che cosa c’entri la mia passione per lo sport con la Bellezza, l’ideale a cui si ispira “Fattore B”. C’entra perché grazie alla pratica dello sport ho riscoperto in me una nuova armonia, diventando giorno dopo giorno più consapevole del corpo e dei suoi messaggi. Sono dell’idea che il corpo ci parli, sta a noi metterci in ascolto e provare a “sentirlo”. Ricordo una frase che mi disse un maestro di shiatsu conosciuto alcuni anni fa in un viaggio:

La mente mente, il corpo no.”

Sembra un simpatico gioco di parole, ma alla lunga mi sono resa conto che è una grande verità. Spesso la mente si diverte a mentirci, capita quando “ce la raccontiamo”, ovvero ci convinciamo a credere a qualcosa che nel profondo non sentiamo, forse perché ci sembra “giusto così”, o perché apparentemente “è più facile”.
Il corpo, a differenza della mente, è diretto e schietto: il verbo “mentire” non si accorda alle dinamiche del corpo. Ed è proprio dal corpo, dal suo ascolto, che ho messo in atto la mia rinascita. Sempre dall’ascolto del corpo sono scaturite le mie pagine migliori, anche se questa può sembrarvi una contraddizione.

mens sana in corpore sano

Ora, parlando di corpo e mente, voglio approfittare di questo spazio per fare chiarezza su un’espressione latina entrata in voga nell’uso comune, utilizzata spesso nel mondo dello sport.
Mens sana in corpore sano.
L’avrete sentita un sacco di volte, ma siete sicuri di conoscerne l’autentico significato originario?
La frase è del poeta latino Giovenale (I secolo d.C.) ed è estratta dalle sue Satire, una raccolta di versi ironici e taglienti, in cui l’autore si diverte a prendere in giro i vizi della società dell’epoca. Ecco il passo in cui compare:

Orandum est ut sit mens sana in corpore sano

giovenale – Satire x, 356

Che significa: “Bisogna pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano”.
Nella decima Satira, l’autore critica chi invoca gli dèi per “cose effimere e materiali”, come la “ricchezza” e la “fama”, trascurando ciò che è davvero utile per il benessere di una persona, e cioè mens sana in corpore sano. Giovenale, però, non afferma che in un corpo sano c’è una mente sana e viceversa, ma che bisogna pregare gli déi (orandum est) affinché concedano all’uomo sia l’una (mens sana) che l’altro (corpore sano). In sostanza, quindi, il significato originario della frase era leggermente diverso da quello che ha assunto nel corso dei secoli e, come spesso accade, il suo utilizzo ne ha modificato l’intento iniziale. Vero è che, sia nel senso inteso da Giovenale, sia nel senso odierno, non possiamo pensare al corpo senza la mente e alla mente senza il corpo.

basta poco e si può fare ovunque

È risaputo come fin dall’antichità il benessere del corpo e della mente andassero di pari passo: nell’antica Grecia, il luogo che ha gettato le basi della civiltà occidentale e ci ha lasciato in eredità massicce dosi di Bellezza, l’educazione fisica e l’educazione intellettuale stavano sullo stesso piano: l’una non poteva prescindere dall’altra. Più o meno lo stesso concetto era coltivato dagli antichi Romani.

Le “ginnaste”, da uno dei mosaici della “Villa romana del Casale” a Piazza Armerina (Enna, Sicilia)

Senza scomodare l’antichità (ma, come avrete capito, mi piace spesso citarla perché fa parte del mio bagaglio culturale), posso dire per esperienza che lo sport è l’unico farmaco davvero valido per la mente. Non lo dico io, lo dicono numerosi studi scientifici. Muovetevi e rilascerete nel vostro corpo miliardi di endorfine, sostanze presenti nell’organismo che svolgono la funzione di antidolorifici naturali. Muovetevi e vi sentirete più felici. Muovetevi e vi sentirete più belli.
Basta poco e si può fare ovunque (anche in casa).
Se volete qualche consiglio in materia, scrivetemi e sarò lieta di rispondervi.
Anche per oggi da #fattoreB è tutto. A giovedì prossimo.

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